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L'Importanza delle elezioni Europee 2024 per i diritti delle donne

C'è ancora domani per i diritti delle donne in Italia? Scoprilo qui, con una panoramica sui programmi elettorali delle elezioni Europee 2024


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Alle prossime elezioni europee 2024, non è in gioco “solo” il futuro dell’Europa e della democrazia, ma anche quello dei nostri diritti in quanto donne. Noi donne costituiamo la maggioranza degli elettori nel continente, e il Parlamento Europeo è un luogo strategico per le decisioni che riguardano l’autonomia corporea, i diritti riproduttivi e la lotta contro le discriminazioni. La commissione FEMM (Diritti della Donna e Uguaglianza di Genere) svolge un ruolo cruciale in questo ambito. Tuttavia, se queste elezioni segnassero il trionfo dell’estrema destra, come prevedono alcune analisi, l’uguaglianza di genere potrebbe subire un’importante battuta d’arresto.


Stranamente, non tutti i partiti italiani sembrano riconoscere l’importanza di questo tema. Per capire quindi come esercitare al meglio il nostro diritto di voto (conquistato con tante battaglie), vediamo come i principali partiti affrontano le questioni di genere nei loro programmi elettorali per le Europee.



Fratelli d’Italia


Fratelli d’Italia dedica ampio spazio alle questioni di genere, ma con un approccio conservatore. Nel programma elettorale, le donne sono citate principalmente in due sezioni. La prima, “Obiettivo natalità”, promuove la natalità e propone fondi per sostenere le donne in condizioni di fragilità che vogliono diventare madri. La seconda sezione, “L’Europa delle donne”, combatte le “ideologie che vorrebbero negare le identità, come la teoria del gender”. Questo partito pone anche l'accento sulle discipline STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) per le donne e sul contrasto al “mercato transnazionale dell’utero in affitto”. Tuttavia, il loro approccio sembra spesso limitato da un’ottica tradizionalista, che potrebbe non risuonare con tutte le donne.



Partito Democratico


Il Partito Democratico punta a un’“Europa femminista”, ricordando che l’uguaglianza di genere è sancita dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Propone di considerare lo stupro come “sesso senza consenso” e di fare prevenzione attraverso l’educazione sessuale. Il PD aspira a un’Europa in cui i prodotti per il ciclo mestruale e i contraccettivi siano liberamente disponibili, e in cui ogni persona possa prendere decisioni informate sulla maternità e paternità. Il partito include anche le istanze LGBTQ+, sottolineando il riconoscimento di tutte le famiglie. Un altro paragrafo è dedicato al contrasto alle discriminazioni e alle pari opportunità, dove insieme ai diritti LGBTQ+, si parla di introdurre una direttiva che istituisca il reato di discriminazione in tutti i Paesi.



Lega


Nel programma della Lega non c’è alcun riferimento alle donne o alle politiche di genere.



Movimento 5 Stelle: impegno contro la violenza e per la parità salariale


Il Movimento 5 Stelle propone un programma dettagliato per la parità di genere, con iniziative contro la violenza sulle donne e per la parità salariale. Il partito cita l’educazione sessuale e di genere, l’accesso sicuro all’aborto e alla procreazione medicalmente assistita anche per le donne single. Propone anche congedi lavorativi per chi soffre di dismenorrea e una direttiva europea per affrontare la violenza sulle donne nei casi di separazione. Inoltre, il M5S si impegna a monitorare la parità salariale attraverso l’aumento degli asili nido, l’equità dei congedi parentali e la trasparenza aziendale sui contratti di lavoro. 



Forza Italia-Noi moderati


L’unico accenno presente nel programma di Forza Italia alle questioni di genere è inserito nel punto “Proteggere la famiglia, i giovani e le categorie fragili”, con la programmazione dei fondi europei a sostegno della maternità.



Stati Uniti d’Europa


Il programma elettorale di Stati Uniti d’Europa, di cui fanno parte i candidati di Italia Viva e Più Europa, non presenta riferimenti espliciti alle politiche di genere, se non la promessa di “battersi perché nella UE nessuno metta in discussione i diritti acquisiti nel campo delle libertà individuali”.



Azione


Nel programma di Azione, che fa parte della lista Siamo Europei, si vuole rilanciare “il pilastro sociale dell’Unione europea con una particolare attenzione ai temi della sanità, dell’istruzione, della demografia e della parità di genere”. L’obiettivo è quello di aprire una linea di credito del MES dedicata a “finanziare le politiche demografiche e l’accesso delle donne al mercato del lavoro”.



Alleanza Verdi-Sinistra: un’Europa femminista per il futuro


Alleanza Verdi-Sinistra, così come il PD, punta su un’“Europa femminista”. Propone di estendere la direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni a tutte le aziende, rivedere la definizione di stupro nella direttiva europea sulla violenza e garantire un bilancio europeo in ottica di genere. Inoltre, vuole inserire la salute e i diritti sessuali e riproduttivi nella Carta fondamentale europea e ridistribuire i congedi parentali. 



Pace Terra Dignità


Nel programma di Pace Terra Dignità, il partito di Michele Santoro per la cessazione del conflitto in Ucraina, si sottolinea il ruolo delle “culture e pratiche dei movimenti delle donne” per la promozione della pace. Inoltre alla voce “Dignità” si afferma che le donne sono “le più povere, le più precarie, le più sottopagate, sulle cui spalle continua a pesare la morsa del lavoro gratuito di riproduzione, di cura e accudimento”.



Libertà


Nella lista Libertà, che raggruppa quasi 20 partiti diversi, non ci sono riferimenti alle donne o alle questioni di genere.



Il tuo voto, il tuo futuro


Le elezioni europee sono un momento cruciale per decidere il futuro dei diritti delle donne in Europa. Ogni voto conta e può fare la differenza nel determinare se l'Europa continuerà a progredire verso l'uguaglianza di genere o se vedremo un ritorno a politiche più repressive. Come donne, è essenziale rimanere informate e attive, sostenendo partiti che valorizzano e promuovono i nostri diritti. 


Abbiamo acclamato tutte il film della Cortellesi eppure sembra che sempre meno donne vadano a votare, nonostante tutte le lotte e le battaglie compiute per arrivare fino a qui.

Abbiamo una responsabilità civile nei nostri confronti e nei confronti delle future generazioni di donne.


Infatti, proprio come nel film, noi abbiamo l’opportunità di fare scelte che influenzeranno il nostro domani. Scegli con saggezza, perché il tuo impegno oggi determinerà il futuro in cui vivrai a breve.  Se stai pensando di non andare a votare ma hai applaudito o condiviso il film della Cortellesi, forse dovresti farti un esame di coscienza e riguardarlo, magari la sera del 7 giugno.


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